I tempi della germinazione nei semi autofiorenti

tempo germinazione semi autofiorenti di canapa

Modificato il: 24/06/2023

Tutto ciò che devi sapere sulla germinazione dei semi di canapa autofiorenti

Vuoi conoscere i dettagli sui tempi di germinazione dei semi di canapa autofiorenti? Devi sapere che i semi autofiorenti di cannabis sono come i semi regolari e quelli esclusivamente femminizzati, dunque germogliano allo stesso modo.

 

Le differenze stanno solo nel fatto che la crescita delle piante di cannabis autofiorenti e la loro fioritura siano molto più rapide delle altre tipologie e che i fiori nascano e maturino spontaneamente a prescindere dalle quantità di luce/buio ricevute dalla pianta.

Il processo di germinazione è lo stesso delle piante femminizzate o regolari; è diverso solo il modo in cui le piante vengono trattate dai coltivatori dopo la nascita dei germogli.

Dunque dopo quanto tempo germogliano i semi autofiorenti?

Temperature e tempi di germinazione dei semi autofiorenti

germinazione canapa in acqua semi autofiorenti

Come succede alle altre tipologie di semi di marijuana, i semi autofiorenti femminizzat iniziano a germogliare dopo 2-4 giorni dal momento in cui il coltivatore li pianta. Affinché il processo di germinazione vada a buon fine, è necessario tenere i semi rigorosamente al buio e mantenere la giusta temperatura nell’ambiente di coltivazione.

Tendenzialmente, i semi di cannabis germogliano a diverse temperature, ma quella ottimale si aggira intorno a circa 27ºC per l’aria e circa 25ºC per il terreno, il cotone e/o l’acqua. Raramente i coltivatori si preoccupano per piccolissime variazioni di temperatura, anche perché le piante autofiorenti si adattano bene più o meno a qualsiasi condizione atmosferica.

In ogni caso possono adottare diversi metodi per abbassare o aumentare la temperatura. Per esempio si possono utilizzare lampade a LED per il primo periodo di sviluppo della piantina (germinazione compresa) se l’ambiente è eccessivamente caldo oppure ventilatori/climatizzatori se nella stanza o nella serra c’è troppo freddo.

Non solo la temperatura: anche l’acqua di cui si nutrono i semi è indispensabile per una buona e rapida germinazione.

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Germinazione semi autofiorenti in acqua

Ebbene sì. Uno dei metodi più utilizzati dai coltivatori di cannabis è la germinazione dei semi di canapa in acqua. Si tratta di un metodo molto semplice: è difficile riscontrare dei problemi nella germinazione dei semi dopo averlo seguito.

Ecco di seguito le fasi principali di questa procedura:

  1. Si immergono i semi di canapa in un bicchiere o un contenitore pieno d’acqua (rigorosamente sterilizzata al fine di evitare la proliferazione batterica). È fondamentale che la temperatura dell’acqua si aggiri intorno ai 20-25º C.
  2. A questo punto i coltivatori spingono i semi sotto la superficie e poi li lasciano galleggiare. I semi dovrebbero affondare dopo un periodo di tempo che va di solito dalle 2 alle 4 ore. Se in questo periodo di tempo non sono caduti sul fondo del contenitore o del bicchiere, il coltivatore li spinge con le dita affinché lo facciano.
  3. I semi sviluppano delle piccole radici in circa 1 o 2 giorni. A questo punto si posizionano tra due strati di cotone (si possono usare dei dischetti, molto meno porosi dei batuffoli) oppure di carta assorbente preventivamente bagnati.
  4. Dopo qualche giorno la radichetta di ogni seme di canapa dovrebbe essere più lunga di 2 o 3 centimetri: i coltivatori possono finalmente piantare i semi di canapa nel terreno.
semi autofiorenti germinazione al buio o alla luce

Germinazione semi canapa in acqua: come si passa dal cotone al terreno?

Dopo la germinazione in acqua e il completamento di questa fase nel cotone, i coltivatori possono piantare i semi di cannabis in vaso o nel terreno (oppure utilizzare altre metodologie di coltivazione come quella aeroponica e idroponica, che non prevedono l’utilizzo della terra).

Tendenzialmente si fa un foro nel terreno con un dito, si prende il seme e lo si posiziona nella terra con la sua radichetta rivolta verso il basso. Si ricopre il seme di marijuana con la terra e si bagna con attenzione, senza “annegare” il semino.

I coltivatori controllano meticolosamente il terreno affinché sia sufficientemente bagnato. Quando la piantina spunta dal terreno e inizia a crescere significa che si trova nella fase vegetativa, durante la quale le ore di luce ottimali si aggirano intorno alle 18 (alcuni coltivatori però sottopongono le piante di cannabis a 24 ore di luce giornaliere anziché sottoporle a un ciclo 18/6).

Leggi anche: 3 motivi per preferire i semi di marijuana femmina a quelli maschili

Problemi di germinazione dei semi autofiorenti? Ecco quali potrebbero essere le cause

Ci sono diversi fattori di stress che potrebbero impedire ai semi di cannabis autofiorenti (ma anche femminizzati o regolari) di germogliare.

Ecco elencati i principali:

  • Semi di cannabis non perfettamente maturi. I semi di marijuana devono essere ben maturi affinché possano germogliare; la maturazione si evince dal colore: di solito i semi immaturi sono verdi, quelli pronti per essere piantati sono di color marrone o grigio scuro.
  • Temperature inadatte alla germinazione: le temperature perfette vanno dai 20 ai 25º C e devono essere costanti.
  • Ambiente poco o troppo bagnato. Un ambiente di germinazione troppo secco non favorisce la nascita delle radichette e della piantina, mentre un ambiente troppo bagnato (fatta eccezione per le prime 24/48 ore in acqua) porta i semi a marcire.

Ora conosci tutto sulla germinazione dei semi di canapa autofiorenti, ma queste procedure si possono applicare anche ai semi femminizzati e a quelli regolari.

Ricorda però: in Italia non si possono portare i semi di marijuana a germinazione, ma solo collezionare (se invece vivi in un Paese in cui è consentita la coltivazione ad uso personale, allora hai il via libera!).

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