Modificato il: 30/05/2023
Approfondimento sulla temperatura corretta per la fase di germinazione nelle colture indoor: ecco le dritte per i semi di canapa
La germinazione dei semi è la prima e importantissima fase di sviluppo di una pianta.
In natura questo processo avviene solo se i semi riescono a godere delle condizioni più favorevoli, ma nelle colture indoor c’è la fortuna di poter creare l’ambiente giusto artificialmente, in modo da aumentare esponenzialmente la possibilità di ottenere delle nuove piantine.
Per far sì che i semi di cannabis e di tante altre specie vegetali riescano a schiudersi, è importante fare attenzione soprattutto ad alcuni parametri, tra i quali spiccano in particolare l’umidità, la luce e la temperatura dell’ambiente.
In questo articolo ti vogliamo parlare in particolare della temperatura di germinazione dei semi indoor (ossia nelle colture al chiuso), spiegandoti perché è importante monitorarla e come sarebbe meglio impostarla.
Ecco i segreti dei canapicoltori più esperti.
Temperatura ideale per la germinazione dei semi indoor
La fase della germinazione dei semi di marijuana e di tutte le altre specie vegetali è un momento molto delicato.
Il seme, grazie all’apporto di acqua, al buio e alla temperatura ideale, deve riuscire a schiudersi per dare vita a una nuova piantina.
A proposito di temperatura, la corretta regolazione di questo parametro nelle colture indoor è cruciale.
In generale, le piante di canapa amano un clima temperato che si aggira attorno ai 18-20°C quando le luci sono spente e i 26-28°C quando le luci sono accese, ma ogni fase di sviluppo ha delle regole proprie.
Per esempio, in fase di germinazione (ossia quando sia la pianta stessa sia il suo apparato radicale si devono ancora sviluppare) è importante mantenere i semi al buio e impostare una temperatura che oscilla tra i 20° e i 25°C, avendo cura di non scendere mai sotto i 18°C.
Questo perché, in generale, i semi difficilmente riescono a germinare sotto questa temperatura.
Affinché la loro pellicola riesca a schiudersi per liberare il germoglio, devono assorbire il giusto livello di umidità (circa il 75-85%) e devono poter usufruire del giusto tepore. Le temperature troppo basse, infatti, abbassano i livelli di umidità, rallentando il processo di germinazione.
In questa importantissima fase, inoltre, è fondamentale non solo che la temperatura e l’umidità siano impostate correttamente ma anche che rimangano costanti, finché le radici non saranno ben sviluppate e in grado di assorbire il nutrimento dal terreno.
Leggi anche: Germinazione dei semi al buio: breve guida pratica
Tempo di germinazione dei semi di canapa
Come abbiamo specificato nel paragrafo precedente, se nelle colture indoor la temperatura e l’umidità vengono regolate al meglio e rimangono costanti, i semi impiegano poco tempo a germinare: in due o tre giorni è possibile vedere i primi segnali di vita.
Tuttavia, nonostante alcuni canapicoltori seguano alla lettera questi parametri, può capitare che dopo 7 giorni non ci sia neanche l’ombra di un germoglio.
Da cosa può dipendere?
In questo caso è probabile che, involontariamente, si sia commesso qualche errore al momento della semina.
Per esempio: i semi potrebbero essere stati piantati troppo in profondità o potrebbero aver preso troppa luce; oppure è probabile che siano morti o che si tratti di prodotti di scarsa qualità.
Per evitare perdite di tempo e di denaro, prima della semina è fondamentale verificare di avere sotto mano semi vivi e forti e, possibilmente, delle migliori genetiche (proprio come i semi di cannabis BSF in vendita su Sensoryseeds).
In questo senso, l’ideale è acquistare le sementi solo presso negozi in grado di offrire prodotti selezionati e garantiti ed evitare quelli più economici e di dubbia provenienza.
Leggi anche: Le 5 sorprendenti proprietà dei germogli di canapa sativa
Per concludere
Nelle colture indoor, impostando la temperatura dai 20 ai 25°C è possibile indurre il processo di germinazione dei semi di cannabis in pochi giorni.
Per fare in modo che l’apparato radicale si sviluppi sano e forte, inoltre, è importante fare in modo che questo parametro rimanga costante, finché le piccole piantine non saranno pronte per essere esposte alla luce.
Dopo questo approfondimento a titolo puramente informativo, certi di aver soddisfatto le tue curiosità, ti ricordiamo che attualmente in Italia la coltivazione della cannabis non è consentita (a meno che non si possieda una particolare concessione).
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