Modificato il: 30/05/2023
Tutto ciò che devi sapere sui semi autofiorenti invernali
Come forse saprai, i semi di marijuana non sono tutti uguali. Esistono quelli standard, quelli femminizzati, ma anche i semi autofiorenti e i fast flowering, da cui nascono piante a fioritura ultra rapida. Tendenzialmente, però, tutti generano piante che amano temperature comprese tra i 20 e i 28º C.
Gli agricoltori che desiderano avviare una coltivazione perfetta dovrebbero sapere che non tutte le piante di cannabis sopravvivono agli inverni molto rigidi, tipici delle regioni a clima continentale o delle zone di montagna. Alcune, però, resistono bene anche alle basse temperature. Sono le piante nate dai cosiddetti “semi autofiorenti invernali”.
Cosa sono i semi autofiorenti invernali?
In realtà non esistono precisamente dei semi di cannabis invernali, bensì delle semenze da cui derivano piantine molto resistenti alle basse temperature. Queste piante sono, per l’appunto, quelle autofiorenti.
C’è un motivo ben specifico per cui per le piante autofiorenti la temperatura minima potrebbe anche scendere sotto lo zero senza gravi ripercussioni. Nascono infatti dall’incrocio tra piante Indica o Sativa con piante di cannabis Ruderalis. In genere le Indica/Sativa sono femminizzati, dunque i semi che ne derivano possono produrre al 99,9% delle piante di genere femminile.
Le Ruderalis sono le varietà più “selvagge”, che si adattano a diverse temperature (e resistono bene anche all’attacco di parassiti) in quanto crescono prevalentemente in aree come l’Europa orientale e centrale. Forse non ti sorprenderà sapere che la Ruderalis cresce anche in Russia, dove la temperatura media estiva non supera i 19º C e quella invernale scende di molti gradi sotto lo zero.
Ma la resistenza al freddo non è l’unica peculiarità delle piante nate dai semi di marijuana autofiorenti.
Leggi anche: Cosa sono le piante di marijuana nane e perché si utilizzano i semi autofiorenti
Caratteristiche delle piante di cannabis autofiorenti
Le piante autofiorenti sono spesso apprezzate dagli agricoltori che non possiedono un vasto terreno o una grande serra e che non necessitano di una grandissima resa in quanto a fiori.
Il motivo di queste affermazioni va ricercato nelle caratteristiche di queste piante. Ecco di seguito cosa contraddistingue le autofiorenti:
- Bassa statura (vengono spesso definite come “autofiorenti nane“). Per questo motivo possono stare sia in piccole porzioni di terreno che in piccole serre.
- Resistenza ai parassiti e alle condizioni climatiche sfavorevoli, dunque chi può coltivarle può sceglierle se farlo Indoor o Outdoor (ti ricordiamo però che in Italia la germinazione dei semi è proibita, mentre è possibile acquistare semi da collezione autofiorenti, femminizzati e/o fast flowering).
- Fioritura automatica, indipendente dalle stagioni. Ciò significa che queste piante fioriscono in base alla loro età e non in base al fotoperiodo (al contrario delle piante standard, che sono stagionali).
- Tempi di fioritura e maturazione molto brevi. Spesso la fioritura inizia dopo sole 2 o 4 settimane dalla germinazione, e i bud di marijuana giungono a maturazione prima delle 10 settimane.
- Resa medio-bassa: i rami delle piante autofiorenti non sono tanti, proprio per via della piccola statura del fusto. Di conseguenza anche il numero di fiori derivanti dai semi di autofiorenti nane è inferiore rispetto alle piante standard.
Le piante autofiorenti sono ideali sia per le coltivazioni Indoor che Outdoor, e per la loro natura molto resistente crescono anche durante il periodo invernale. Alcune possono arrivare anche a -15º C, ma dubitiamo che gli agricoltori rischino di esporle a una temperatura di questo genere.
Infatti far crescere le piante di cannabis, anche quelle autofiorenti, con temperature molto basse comporta degli svantaggi.
Leggi anche: Semi autofiorenti outdoor: quando sceglierli e perché vengono utilizzati
I contro della coltivazione Outdoor in inverno
Seppur le piante autofiorenti si possano adattare ai più svariati climi, ciò non si significa che crescano e producano in maniera ottimale anche se sottoposte a climi molto rigidi. Di solito chi coltiva semi autofiorenti invernali Outdoor sceglie di farlo in vaso, affinché possa mettere al riparo le piante in caso di condizioni climatiche sfavorevoli.
Infatti non bisogna considerare solo la resistenza alla temperatura, ma anche la resa delle piante e altri fattori che potrebbero danneggiarla.
Una pianta di cannabis autofiorente sottoposta a basse temperature potrebbe rallentare il suo ciclo di crescita e generare molti meno bud del dovuto. Di conseguenza la produzione di infiorescenze verrebbe nettamente compromessa.
Inoltre pensa non solo al freddo, ma anche alla pioggia più o meno intensa, al vento, alla grandine e alle gelate. Tutto ciò danneggia irrimediabilmente una pianta di cannabis, anche la più resistente.
La soluzione ideale durante l’inverno (negli Stati in cui si può coltivare cannabis, quindi non in Italia) sarebbe quindi scegliere la serra oppure la coltivazione in vaso. In quest’ultimo caso gli agricoltori devono stare ben attenti alla piantagione, nonché avere uno spazio in cui trasportare e riporre i vasi durante le forti precipitazioni, le gelate e il forte vento.