Pubblicato il: 21/06/2024
Le tue piantine durante un periodo di siccità potrebbero essere “stressate”. Vediamo come evitarlo
Come tutti sappiamo, l’acqua influenza la crescita e la salute delle piante, anche quelle di cannabis. Tuttavia, con i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature, la siccità sta diventando un problema sempre più comune.
Questo articolo esplorerà come proteggere le tue piante di cannabis dallo stress idrico durante i periodi di siccità.
Cos’è lo stress idrico e quando si verifica?
Lo stress idrico si verifica quando le piante, ma anche i semi di cannabis, ricevono meno acqua di quella di cui hanno bisogno per il loro sviluppo ottimale. Questo può portare a una serie di problemi, tra cui la riduzione della crescita, la diminuzione della resa e, nei casi più gravi, la morte delle piante. La siccità può accentuare questi problemi, rendendo ancora più essenziale adottare misure preventive e correttive.
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Quali sono gli effetti della siccità sulle piante?
Riduzione della crescita
La carenza d’acqua influisce direttamente sulla capacità della pianta di svolgere la fotosintesi, il processo attraverso il quale le piante producono energia. Senza un’adeguata quantità di acqua, la fotosintesi rallenta, riducendo la crescita complessiva della pianta.
Diminuzione della resa
La resa della cannabis è strettamente legata alla salute della pianta. Piante stressate dall’assenza di acqua produrranno meno fiori e, di conseguenza, meno cannabinoidi. Questo può compromettere sia la quantità che la qualità del raccolto.
Aumento della vulnerabilità a malattie e parassiti
Le piante sotto stress idrico sono più vulnerabili a malattie e parassiti. L’acqua è essenziale per mantenere la pianta sana e resistente; senza di essa, il sistema immunitario della pianta si indebolisce, facilitando l’attacco di agenti patogeni e insetti dannosi.
Quali strategie possiamo adottare per proteggere le piante durante la siccità?
1. Scegliere varietà resistenti alla siccità
Una delle prime misure preventive è selezionare varietà di cannabis che siano naturalmente più resistenti alla siccità. Alcune varietà, come i semi autofiorenti, sono state sviluppate per sopravvivere in ambienti aridi e richiedono meno acqua per crescere.
2. Utilizzare tecniche di irrigazione efficaci
L’irrigazione è fondamentale per mantenere le piante idratate. Tecniche come l’irrigazione a goccia possono essere molto efficaci, in quanto permettono di fornire acqua direttamente alle radici delle piante, riducendo al minimo lo spreco d’acqua.
- Irrigazione a goccia: questo metodo fornisce acqua lentamente e in modo costante, direttamente alla zona delle radici. È particolarmente utile per mantenere un’umidità costante del suolo senza saturare le piante.
- Irrigazione a tempo: utilizzare timer per l’irrigazione può aiutare a garantire che le piante ricevano acqua regolarmente, anche durante periodi di scarsità d’acqua.
3. Pacciamatura
La pacciamatura consiste nel coprire il terreno intorno alle piante con materiali organici come paglia, foglie secche o compost. Questo aiuta a conservare l’umidità del suolo, riducendo l’evaporazione e mantenendo le radici fresche. L’utilizzo di materiali organici non solo aiuta a trattenere l’umidità, ma aggiunge anche nutrienti al terreno man mano che si decompongono. È necessario applicare uno strato di circa 5-10 cm intorno alla base delle piante, evitando però di coprire direttamente il fusto per prevenire marciumi.
4. Migliorare la qualità del suolo
Un suolo di buona qualità può trattenere meglio l’acqua e fornire alle piante e ai semi i nutrienti di cui hanno bisogno. Aggiungere compost o altri ammendanti organici può migliorare la struttura del suolo, aumentando la sua capacità di ritenzione idrica. Il compost infatti arricchisce il terreno con materia organica, migliorando la sua capacità di trattenere l’umidità.
5. Potatura e sfoltimento
La gestione delle piante durante i periodi di siccità è cruciale. Questo include potare regolarmente per rimuovere le parti non essenziali della pianta, riducendo la traspirazione e, quindi, la quantità di acqua persa. Infatti, rimuovere le foglie e i rami che non ricevono molta luce può aiutare a ridurre la perdita d’acqua, mentre sfoltire le piante aiuta la circolazione dell’aria e riduce il rischio di sviluppare malattie fungine.
6. Monitoraggio costante
Monitorare costantemente le piante e il suolo è essenziale per rilevare tempestivamente i segni di stress idrico. Utilizzare strumenti come igrometri per misurare l’umidità del suolo può aiutare a determinare quando è necessario irrigare.
Approcci innovativi per la gestione dell’acqua
Sistemi di raccolta dell’acqua piovana
Implementare sistemi di raccolta dell’acqua piovana può fornire una fonte alternativa di irrigazione. Questi sistemi raccolgono e immagazzinano l’acqua piovana per essere utilizzata durante i periodi di siccità. Tra i vari sistemi di raccolta, è possibile installare dei serbatoi in modo da raccogliere acqua dalle grondaie, e in seguito filtrarla per rimuovere eventuali contaminanti prima di utilizzarla per l’irrigazione.
Irrigazione sub-superficiale
Questo metodo consiste nel posizionare i tubi di irrigazione sotto la superficie del suolo, vicino alle radici delle piante, a una profondità di circa 10-20 cm. Questo metodo riduce l’evaporazione e lo spreco dell’acqua, e assicura che essa raggiunga direttamente le radici, aumentando quindi l’efficienza dell’irrigazione.
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Conclusione
Proteggere le piante di cannabis dallo stress idrico durante i periodi di siccità è essenziale. Adottare strategie come tecniche di irrigazione efficaci, pacciamatura, miglioramento del suolo e una gestione attenta delle piante non solo aiuterà a mantenere le piante sane e produttive, ma contribuirà anche a un uso più sostenibile delle risorse idriche. Con l’aumento delle temperature globali e la frequenza crescente degli eventi di siccità, diventa sempre più importante prepararsi e adottare pratiche agricole che possano mitigare gli effetti dello stress idrico.
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