Modificato il: 08/01/2024
Pianta più produttiva indoor: esiste una genetica di canapa vincente? Ecco le nostre considerazioni e la varietà che sembra adattarsi meglio
Nel settore della canapicoltura la coltivazione indoor è molto diffusa in quanto consente di coltivare la marijuana in qualsiasi periodo dell’anno, ottenendo dei raccolti di ottima qualità.
Naturalmente ci sono colture e colture: alcune hanno più successo, altre un po’ meno.
Sono tanti gli appassionati di canapa che si chiedono quale sia la pianta più produttiva indoor.
È forse una varietà nata dai semi autofiorenti? O da quelli femminizzati?
Se anche tu sei curioso di sapere quale possa essere la pianta di canapa più produttiva nelle coltivazioni al chiuso, continua a leggere, perché in questo articolo potrai scoprire questo e molto altro.
Coltivazione della canapa indoor: ecco qualche nozione generale
Oggi le piante di marijuana vengono utilizzate per tantissimi scopi. Per questo è diventato necessario coltivarle in qualsiasi periodo dell’anno e anche nelle località in cui le temperature possono essere molto rigide.
Per ovviare ai limiti imposti dal clima e alle stagioni, è nata la coltivazione indoor. Questa pratica è utilissima perché permette di ricreare l’ambiente ideale per la crescita delle piante di cannabis al chiuso mediante lampade, impianti di ventilazione e tanti altri strumenti.
Sostanzialmente, dopo aver piantato i semi di cannabis, si cura la crescita delle piante fino alla loro fioritura in ambienti che, talvolta, hanno dimensioni un po’ ridotte: le grow room.
A seconda delle dimensioni di questi spazi, la scelta della genetica può fare decisamente la differenza in termini di produttività.
Alcune varietà di cannabis, infatti, crescono molto in fretta (come quelle nate dai semi fast, che impiegano circa otto settimane ad arrivare a maturazione) e possono essere rimpiazzate immediatamente, mentre altre sono più lente.
Alcune genetiche di cannabis si sviluppano molto in altezza, mentre altre mantengono dimensioni ridotte (come le piante autofiorenti nane) e permettono di risparmiare spazio.
E così via…
Per ottenere il massimo in termini di produzione, oltre che badare alla genetica, occorre anche partire solo ed esclusivamente da semi di qualità (come i BSF seeds). Questo eviterà che alcune piante non nascano o che crescano in modo irregolare e poco redditizio.
Leggi anche: Semi S1, F1 ed F2: caratteristiche e differenze tra queste tipologie
Pianta più produttiva indoor: scopriamo di quale si tratta
Scegliere di coltivare la canapa indoor può essere molto vantaggioso, ma richiede anche tanta dedizione. Per ottenere le migliori gratificazioni, quindi, è molto importante puntare fin da subito sulle piante di canapa in grado di produrre raccolti abbondanti e di buona qualità.
Ma quali sono le piante autofiorenti più veloci e produttive anche negli spazi ridotti?
Da quale tipologia di semi sarebbe meglio partire?
Scegliendo di acquistare i semi di cannabis online, oggi è, effettivamente, fin troppo facile perdersi tra le tante proposte di prodotti di qualità e scegliere la genetica giusta potrebbe risultare complicato.
Qui però, siamo alla ricerca di una vincitrice e, secondo i pareri di tanti canapicoltori, pare che si tratti della varietà di cannabis autofiorenti nane.
Quali sono le proprietà di questa genetica di canapa?
Perché nelle colture indoor è in grado di produrre più delle altre?
Per comprendere al meglio per quale motivo le piante autofiorenti nane sono molto produttive nelle colture indoor, occorre partire dalla loro genetica.
Questa varietà di semi di marijuana è nata dall’incrocio tra le piante di canapa ruderalis con quelle femminizzate di cannabis sativa e indica.
Ciò che si è ottenuto è una pianta resistente e dalle dimensioni ridotte (come la ruderalis), al 99% femminizzata, autofiorente e con tempi di maturazione e fioritura molto rapidi.
Scegliendo di coltivare i semi di autofiorenti nane indoor, quelle che si ottengono sono sostanzialmente le piante autofiorenti più piccole e facili da gestire (perfette anche per i principianti), in grado di svilupparsi in maniera automatica (indipendentemente dal fotoperiodo) e di offrire una resa soddisfacente.
Con questo non vogliamo dire che piantando i migliori semi femminizzati indoor i raccolti saranno scarsi, anzi. Semplicemente le piante nane permettono anche di ottimizzare gli spazi, proprio grazie alle loro dimensioni ridotte.
Detto ciò, nelle coltivazioni indoor alcuni canapicoltori si trovano meglio con le piante femminizzate fast flowering, altri con genetiche differenti. Ciò che fa tanto la differenza è lo spazio e, nelle grow room più piccole le piante nane sembrano essere la scelta migliore!
Leggi anche: Cos’è il THC e cosa dovresti sapere
Per concludere
Come abbiamo visto, tanti canapicoltori che optano per la coltivazione indoor si trovano benissimo con le piante autofiorenti nane.
Naturalmente, con un po’ di esperienza anche le altre genetiche, se gestite al meglio, possono offrire raccolti ricchi e di qualità. Partire da un buon seme è essenziale, ma conta tantissimo anche il lavoro del canapicoltore.
Con questo approfondimento, speriamo di aver soddisfatto tutte le tue curiosità. Ti invitiamo a visitare il nostro store online Sensoryseeds, dove potrai acquistare le migliori genetiche di semi di canapa da collezionare (ricorda che in Italia coltivare la canapa non è consentito).
Scegli le confezioni più adatte alle tue esigenze e approfitta delle consegne veloci direttamente a casa tua.
Ti aspettiamo!