Come mantenere il pH corretto per una crescita ottimale?

Come mantenere il pH corretto per una crescita ottimale?

Pubblicato il: 16/08/2024

Tra i vari fattori che influenzano la salute e la produttività delle piante di cannabis, il pH del terreno o del substrato di coltivazione gioca un ruolo cruciale

Mantenere un equilibrio ottimale del pH è fondamentale per assicurare che le piante possano assorbire i nutrienti necessari e crescere rigogliose. In questo articolo, esploreremo l’importanza del pH nella coltivazione dei semi di cannabis, come misurarlo e regolarlo, e come mantenere questo equilibrio per una crescita ottimale.

 

Cos’è il pH e perché è importante

Il pH è una misura dell’acidità o della basicità di una soluzione, su una scala che va da 0 a 14. Un pH di 7 è considerato neutro, valori inferiori a 7 indicano acidità e valori superiori a 7 indicano alcalinità. 

Per la coltivazione della cannabis, il pH ideale del terreno o del substrato di coltivazione dovrebbe situarsi tra 6.0 e 7.0 per il terreno e tra 5.5 e 6.5 per la coltivazione idroponica.

Il motivo per cui il pH è così importante risiede nel fatto che influisce direttamente sulla disponibilità dei nutrienti per le piante. Ogni nutriente essenziale ha un intervallo di pH specifico entro cui può essere assorbito efficacemente dalle radici della pianta. Quando il pH si trova al di fuori di questo intervallo, alcuni nutrienti possono diventare meno disponibili, causando carenze nutrizionali che possono compromettere la crescita delle piante e ridurre i raccolti.

Ad esempio, un pH troppo basso (troppo acido) può limitare l’assorbimento di calcio, magnesio e fosforo, mentre un pH troppo alto (troppo alcalino) può ridurre la disponibilità di ferro, manganese e boro. Queste carenze possono manifestarsi con sintomi visibili come ingiallimento delle foglie, crescita stentata e diminuzione della produzione di fiori.

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Come misurare il pH del terreno

Per mantenere un equilibrio ottimale del pH, è essenziale misurarlo regolarmente. 

Esistono diversi strumenti e metodi:

Come misurare il pH del terreno

  1. Strisce: sono un metodo economico e semplice per misurare il pH. Le strisce di pH cambiano colore quando vengono immerse nella soluzione, e il colore può essere confrontato con una scala di riferimento per determinare il pH;
  2. Misuratori digitali: questi strumenti offrono una lettura più precisa e immediata del pH. Richiedono una calibrazione regolare con soluzioni di riferimento per garantire l’accuratezza delle misurazioni;
  3. Kit di test: questi kit includono reagenti chimici che cambiano colore in base al pH del campione di terreno. Anche se sono meno precisi dei misuratori digitali, sono comunque utili per ottenere una stima approssimativa del pH del terreno;
  4. Sonde: questi dispositivi vengono inseriti direttamente nel terreno per misurare il pH. Possono fornire una lettura continua del pH, rendendoli ideali per il monitoraggio a lungo termine.

Come regolare il pH?

Una volta misurato il pH, potrebbe essere necessario regolarlo per mantenere l’equilibrio ottimale. Esistono vari metodi e prodotti per aumentare o diminuire il pH:

  1. Aumentare il pH (renderlo più alcalino):
    • Calce agricola: la calce dolomitica o calcitica può essere aggiunta al terreno per aumentare il pH. La calce dolomitica fornisce anche magnesio, utile per la crescita delle piante.
    • Carbonato di potassio: questo composto può essere utilizzato per aumentare il pH delle soluzioni nutritive in idroponica.
  2. Diminuire il pH (renderlo più acido):
    • Zolfo: l’aggiunta di zolfo al terreno può abbassare il pH nel tempo, poiché i batteri del suolo convertono lo zolfo in acido solforico.
    • Acidi organici: l’acido citrico o l’acido fosforico possono essere utilizzati per abbassare il pH delle soluzioni nutritive.

È importante procedere con cautela quando si regola il pH, apportando modifiche graduali e monitorando attentamente le reazioni delle piante. Cambiamenti drastici e improvvisi possono causare stress alle piante e peggiorare la situazione.

Come monitorare e mantenere lo stesso livello di pH?

Il pH del terreno di coltivazione può variare nel tempo a causa di diversi fattori, tra cui l’assorbimento dei nutrienti, l’aggiunta di fertilizzanti e le variazioni nelle condizioni ambientali. Pertanto, è essenziale monitorare regolarmente il pH e apportare eventuali correzioni necessarie.

Un buon programma di monitoraggio del pH dovrebbe includere:

  • Misurazioni regolari: controllare il pH del terreno o della soluzione nutritiva almeno una volta alla settimana, o più frequentemente se si notano segni di squilibrio nutrizionale nelle piante;
  • Registrazione dei dati: tenere un registro delle misurazioni del pH e delle correzioni apportate. Questo può aiutare a identificare tendenze e a prendere decisioni informate sulla gestione del pH;
  • Manutenzione degli strumenti: calibrare regolarmente i misuratori di pH digitali e sostituire le sonde usurate per garantire misurazioni accurate.

Segni di squilibrio del pH del terreno

Segni di squilibrio del pH: come correggerli?

Riconoscere i segni di uno squilibrio del pH è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire danni alle piante. Alcuni dei sintomi comuni di un pH sbilanciato includono:

  • Ingiallimento delle foglie: può indicare una carenza di nutrienti come azoto, ferro o magnesio, spesso causata da un pH errato;
  • Crescita stentata: un pH fuori dall’intervallo ottimale può ridurre la disponibilità di nutrienti essenziali, rallentando la crescita delle piante;
  • Macchie sulle foglie: macchie marroni o necrosi possono essere sintomi di carenze di calcio o magnesio, legate a un pH sbilanciato.

Per correggere uno squilibrio del pH, è importante prima identificare la causa. Se il pH è troppo alto o troppo basso, si possono utilizzare ammendanti specifici per regolarlo, come descritto in precedenza. 

Inoltre, assicurarsi di irrigare con acqua a pH corretta e utilizzare fertilizzanti equilibrati può aiutare a mantenere un pH stabile.

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Conclusioni

Mantenere un equilibrio ottimale del pH è essenziale per la crescita sana e produttiva delle piante di cannabis. Un pH corretto assicura che le piante possano assorbire i nutrienti necessari, prevenendo carenze nutrizionali e promuovendo una crescita vigorosa. 

In sintesi, comprendere l’importanza del pH e adottare pratiche di gestione adeguate può fare la differenza tra un raccolto mediocre e uno eccezionale. Con un’attenzione costante e un approccio proattivo, è possibile creare le condizioni ideali per coltivare piante di cannabis sane e produttive, massimizzando la qualità e la quantità del raccolto.

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