Quando è il momento giusto per raccogliere la cannabis?

Quando è il momento giusto per raccogliere la cannabis?

Pubblicato il: 11/10/2024

Il tempismo è tutto: scegliere il momento sbagliato potrebbe compromettere non solo la quantità ma anche la qualità del raccolto

Un raccolto anticipato potrebbe non offrire la piena potenza desiderata, mentre uno tardivo rischia di deteriorare i cannabinoidi e i terpeni, riducendo l’efficacia e il sapore del prodotto finale. 

In questo articolo, esploreremo in dettaglio come riconoscere il momento perfetto per raccogliere la tua cannabis, analizzando i segni visivi, i cambiamenti chimici e le tecniche che possono aiutarti a massimizzare la qualità della tua coltivazione di semi di cannabis.

 

Come funziona il ciclo di vita di una pianta di cannabis? 

Per capire quando raccogliere la cannabis, è necessario comprendere il ciclo di vita di una pianta. La cannabis passa attraverso varie fasi di crescita, ognuna delle quali richiede un’attenzione particolare. Dalla germinazione alla crescita vegetativa, fino alla fase di fioritura, ogni stadio ha caratteristiche specifiche. Tuttavia, è durante la fase di fioritura che si sviluppano i fiori, e quindi è in questa fase che si pone la maggiore attenzione.

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La germinazione e la crescita vegetativa

Nelle prime settimane di vita, la pianta di cannabis concentra le sue energie nella creazione di un forte apparato radicale e nella crescita di foglie robuste. In questa fase, è cruciale fornire alla pianta una quantità adeguata di luce e nutrienti per sostenere una crescita vigorosa. Tuttavia, non è ancora il momento di preoccuparsi del raccolto: la pianta è ancora lontana dal raggiungere il suo pieno potenziale.

La fioritura

La fase di fioritura è il periodo in cui la pianta di cannabis inizia a produrre i fiori (o cime) che contengono i cannabinoidi, come il THC e il CBD, oltre ai terpeni che conferiscono il profumo e il sapore caratteristici. La fioritura può durare da sei a dodici settimane, a seconda della varietà e delle condizioni di coltivazione. Durante questa fase, la pianta subisce cambiamenti significativi, e il coltivatore deve prestare attenzione ai segni che indicano la maturazione ottimale.

La fioritura della pianta di cannabis

Quali segni cercare per capire se la nostra piantina è pronta?

Uno dei modi più affidabili per determinare il momento ideale per la raccolta è osservare attentamente i cambiamenti visivi che si verificano nei fiori e nei tricomi della pianta. I tricomi sono piccole strutture ghiandolari che si trovano sui fiori e sulle foglie della pianta, e sono responsabili della produzione di cannabinoidi e terpeni.

Osserva i pistilli

I pistilli sono piccoli filamenti che emergono dai calici dei fiori. Quando la pianta è giovane, questi pistilli sono di colore bianco e sono in posizione eretta. Con il progredire della fioritura, i pistilli iniziano a cambiare colore, passando dal bianco al giallo, all’arancione, al marrone, e infine al rosso o al marrone scuro. Quando circa il 70-90% dei pistilli ha cambiato colore e si è arricciato, la pianta è vicina al momento della raccolta. Tuttavia, i pistilli da soli non sono un indicatore sufficiente, ed è necessario osservare anche altri aspetti.

Esamina i tricomi

I tricomi possono essere osservati al meglio con l’ausilio di una lente d’ingrandimento o un microscopio digitale. I tricomi possono essere di diversi colori: opachi, trasparenti e ambrati. All’inizio della fioritura, i tricomi sono trasparenti e assomigliano a piccole bolle di vetro. Con il passare del tempo, iniziano a diventare lattiginosi, assumendo un aspetto opaco. Quando la maggior parte dei tricomi è lattiginosa, con alcuni che iniziano a diventare ambrati, è generalmente considerato il momento ottimale per la raccolta. I tricomi lattiginosi indicano un alto contenuto di THC, mentre quelli ambrati suggeriscono un maggiore contenuto di CBN (cannabinolo), un cannabinoide che ha effetti più rilassanti.

Osserva il colore delle foglie

Un altro segno visivo da considerare è il cambiamento di colore delle foglie. Durante la fase finale della fioritura, le foglie più grandi e vicine alle cime possono iniziare a ingiallire. Questo è un segno che la pianta sta spostando le sue risorse verso i fiori, indicando che la raccolta si avvicina.

L’importanza del timing: mai troppo presto, mai troppo tardi

La tempistica della raccolta può influire significativamente sul profilo chimico del prodotto finale, e quindi sull’effetto che avrà sugli utilizzatori. Raccogliere troppo presto o troppo tardi può alterare il contenuto di cannabinoidi e terpeni, modificando l’esperienza complessiva.

Raccolta precoce

Una raccolta anticipata, quando i tricomi sono ancora prevalentemente trasparenti, può risultare in un prodotto con un contenuto di THC inferiore e un effetto più leggero e stimolante. I terpeni potrebbero non essere completamente sviluppati, portando a un aroma e a un sapore meno intensi. Tuttavia, alcuni coltivatori potrebbero preferire questa scelta se cercano effetti più energizzanti e un minor rischio di effetti collaterali, come l’ansia.

Raccolta tardiva

Al contrario, aspettare troppo a lungo per raccogliere può portare a una maggiore degradazione del THC in CBN, un cannabinoide con effetti più sedativi. Questo tipo di cannabis può essere preferito per chi cerca un effetto rilassante o per scopi medicinali, come il trattamento dell’insonnia. Tuttavia, un raccolto tardivo può anche comportare un sapore più terroso e meno fresco, oltre a un rischio maggiore di muffa se le condizioni ambientali non sono ottimali.

Come influiscono i fattori ambientali sulla raccolta? 

Come influiscono i fattori ambientali sulla raccolta? 

Oltre ai segni visivi e chimici, è importante considerare anche i fattori ambientali che possono influenzare il momento della raccolta. Le condizioni climatiche, l’umidità, la luce e persino la tipologia di coltivazione (interna o esterna) possono avere un impatto significativo.

Coltivazione outdoor

Per chi coltiva cannabis all’aperto, il momento della raccolta può essere determinato in parte dalle condizioni climatiche. Le piante coltivate all’aperto sono esposte agli elementi, e un’improvvisa ondata di freddo o pioggia potrebbe influire negativamente sul raccolto. In questi casi, potrebbe essere necessario anticipare la raccolta per evitare danni, anche se i tricomi non sono ancora al punto ottimale. La prevenzione della muffa è particolarmente importante nelle coltivazioni all’aperto, dove l’umidità può aumentare rapidamente e causare marciume nelle cime.

Coltivazione indoor

La coltivazione indoor offre un controllo maggiore sulle condizioni ambientali, consentendo ai coltivatori di ottimizzare la temperatura, l’umidità e la luce per ottenere i migliori risultati. Tuttavia, anche in ambienti controllati, è fondamentale monitorare attentamente la pianta per determinare il momento migliore per la raccolta. Una temperatura eccessiva o un’umidità sbagliata possono accelerare o ritardare la maturazione, alterando il profilo chimico della pianta.

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Conclusione

Raccogliere la cannabis al momento giusto richiede un’attenta osservazione! Seguire gli indizi e applicare le tecniche appropriate ti permetterà di ottenere un prodotto finale che soddisfi le tue aspettative in termini di qualità, potenza e sapore. L’attenzione ai dettagli durante la fase di raccolta può fare la differenza tra un buon raccolto e uno straordinario.

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