Modificato il: 11/12/2023
Sei curioso di sapere che cosa sono i cannabis grow box kit, come sono realizzati e come funzionano? Ecco la risposta alle tue curiosità
Andando alla ricerca di curiosità riguardo all’affascinante pianta di marijuana, è probabile che ti sia imbattuto più volte in discorsi o citazioni riguardo ai ‘semi di marijuana in grow box kit‘, pur non sapendo di preciso di che cosa si stesse parlando.
Conoscere almeno le informazioni principali riguardo a questi kit, però, potrebbe essere molto utile per permetterti di capire più approfonditamente tutti quegli articoli che parlano delle modalità di coltivazione della pianta indoor, a partire dalla messa a dimora dei semi di cannabis fino ad arrivare alla fase finale.
Ecco che cosa dovresti sapere riguardo ai grow box.
Marijuana grow box kit: di che cosa si tratta?
Nonostante in Italia non sia consentito piantare i semi di marijuana online, se sei un appassionato di botanica e apprezzi le proprietà della canapa, probabilmente ti è capitato di leggere qua e là informazioni riguardo alla coltivazione di questa pianta, sentendo parlare anche di chi lo fa direttamente in casa.
A tal proposito, saranno senza dubbio spuntati fuori i marijuana grow box kit: ma cosa sono queste strutture? E come funzionano?
I grow box, come lascia intendere il nome stesso, sono dei sistemi artificiali (di misure contenute) che hanno lo scopo di ricreare l’ambiente ideale per la crescita delle piante di marijuana femminizzate fast flowering anche se non si dispone di uno spazio all’aperto o di un terreno.
Si tratta quindi di box, scatole o armadietti dotati di un sistema in grado di generare le giuste condizioni dal punto di vista della luce, della temperatura, della ventilazione e dell’umidità.
Oltre che per problemi di spazio, un po’ in tutto il mondo, sono tante le persone che optano per l’acquisto di uno o più di questi strumenti per questioni di privacy. I grow box, infatti, consentono di coltivare le piantine di cannabis fast flowering dentro casa con successo, lontano dagli occhi indiscreti dei vicini.
Altri ancora, nonostante dispongano di terreni e spazi esterni a sufficienza, scelgono di acquistare i grow box per sperimentare rese differenti della stessa tipologia di pianta, confrontando i risultati ottenuti outdoor con quelli ottenuti indoor.
Insomma, i grow box kit sono dei sistemi intelligenti che permettono alle piante di canapa di crescere in totale autonomia anche in un ambiente chiuso e sono, di fatto, la versione ridotta delle più ampie grow room che utilizzano i canapicoltori per le colture indoor.
Da che cosa è composto un grow box completo?
Affinché i grow box possano garantire le giuste condizioni di crescita per le piante di marijuana e piante autofiorenti nane, devono essere dotati di caratteristiche ben precise.
I componenti principali di un box sono:
- il box stesso (l’armadietto);
- il sistema di illuminazione (di solito a led);
- il sistema di ventilazione;
- un termometro;
- un regolatore di umidità;
- tutto il necessario per la crescita della pianta in base alla coltivazione scelta (idroponica, aeroponica, terra, fibra di cocco, ecc.).
Più il box sarà grande e più piante sarà possibile coltivare – di solito, per questione di spazio, con questo sistema si tende a scegliere le piante autofiorenti nane – e, sempre in base alla grandezza dell’armadietto, saranno necessari impianti di illuminazione e ventilazione più o meno potenti.
I marijuana grow box kit più completi, però, oltre ai componenti sopra citati, sono dotati anche di:
- filtri anti-odore: utili per mantenere la discrezione quando non si vuole far sapere ai vicini di casa della propria coltura;
- temporizzatori: preziosi per regolare in modo preciso le ore di esposizione alla luce delle piante;
- impianti di irrigazione a goccia: perfetti per dosare il nutrimento per le piante in ogni fase della crescita;
- computer: per tenere sotto controllo tutti i parametri relativi alla coltura delle piante di marijuana, anche dallo smartphone.
Naturalmente in commercio esistono grow box molto diversi tra loro. I più costosi, di solito, sono realizzati con materiali più resistenti e sono dotati di apparecchiature più sofisticate e precise; i più economici, invece, sono dei kit base che, però, generalmente, sono da preferire ai box fai da te, specialmente da parte dei canapicoltori alle prime armi.
Leggi anche: Qual è la differenza tra canapa e marijuana?
Per concludere
Dopo questo piccolo e semplice approfondimento dovresti avere le idee più chiare riguardo ai tanto nominati grow box.
Si tratta di sistemi che, grazie alle loro caratteristiche, permettono di coltivare con successo la canapa a partire dai semi (di solito si usano semi fast, semi femminizzati o semi di autofiorenti nane), anche se non si possiede spazio all’aperto.
Ci teniamo a ribadire che questo articolo è stato scritto dalla nostra redazione a scopo puramente informativo e che in Italia coltivare la canapa è tuttora illegale.
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