Modificato il: 30/05/2023
Esiste davvero la cannabis bianca o è solo frutto di Photoshop?
Da buon collezionista di semi di cannabis, ti sarà senz’altro capitato di imbatterti in fotografie online che ritraggono esemplari di marijuana bianca.
Non stiamo parlando della vedova bianca, l’erba che produce tricomi e fiori molto chiari, ma di una pianta completamente candida, come se fosse ricoperta di neve.
Ti sei chiesto se questa varietà esista davvero o se si tratti solo di un brutto scherzo grafico? Lo abbiamo fatto tutti noi la prima volta.
Certo, se non fosse solo un mito, sarebbe molto interessante procurarti i semi di marijuana marmorea da collezione. O forse no?
Andiamo subito a spiegare questo dilemma.
La cannabis bianca esiste sul serio?
Forse ti aspettavi un’altra risposta ma.. Sì, la marijuana bianca esiste davvero!
Non si tratta però di una nuova specie appena scoperta o creata dai breeder tramite incroci genetici, ma piuttosto di uno “scherzo della natura”.
Come avviene nel mondo animale, e in maniera similare anche nell’uomo, può capitare che alcuni esemplari siano affetti da albinismo. Stiamo parlando di una condizione che comporta l’assenza, totale o parziale, di pigmentazione.
Nell’uomo si tratta della melanina, mentre nel caso dei vegetali di clorofilla, l’elemento che conferisce il classico colore verde alle piante.
Così ci ritroviamo talvolta ad ammirare tigri bianche, persone con capelli platino e iridi color ghiaccio, e anche esemplari di cannabis completamente bianca.
Ma andiamo a vedere perché ciò accade e se le varietà di semi di cannabis autofiorenti, femminizzati o fast possano influenzare le caratteristiche del pigmento.
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Marijuana albina: nascita e caratteristiche.
Come tutte le piante, anche la canapa bianca può nascere da classici semi femminizzati. Sappi, però, che a parte il grandioso effetto scenico, un esemplare di questo genere non porta nulla di buono a livello produttivo.
Il principale motivo che porta un vegetale ad una condizione di albinismo è il suo DNA. Si tratta infatti di una condizione genetica recessiva che può presentarsi di generazione in generazione.
L’assenza di clorofilla si presenta dalla nascita e comporta l’impossibilità di compiere correttamente la fotosintesi clorofilliana. Ciò significa che l’esemplare avrà difficoltà sia a livello di crescita che ad arrivare alla fase di fioritura.
Dunque ritrovarsi con una pianta di marijuana albina in una coltura sarebbe affascinante per scattare qualche foto ma pessimo dal punto di vista dell’utilità.
Immagina un coltivatore professionista che utilizza semi autofiorenti per ottenere un raccolto rapido e invece dovrà fare a meno della produzione di questo bellissimo, quanto inutile, arbusto.
Ci sono tuttavia altri motivi per cui una pianta di marijuana potrebbe risultare parzialmente bianca. Andiamo a vedere di che si tratta.
Perché una pianta di cannabis può diventare bianca?
Come abbiamo detto poc’anzi, la cannabis bianca dalla nascita è affetta da albinismo ma ci sono altre condizioni che possono far sbiancare la pianta.
Una di queste è la clorosi, uno status che si verifica quando il vegetale ha un’alta carenza di nutrienti e tende a ingiallire o diventare biancastro.
Altra causa della decolorazione di una pianta di canapa può essere l’eccessiva vicinanza con le lampade al neon. Non è raro infatti che un esemplare, per via della crescita molto rapida, si ritrovi attaccato alla luce artificiale e le sue cime schiariscano drasticamente.
Se invece il bianco sulle foglie è dovuto a chiazze di polvere, siamo di fronte ad un problema più grave: l’Oidio. Si tratta di una malattia causata da funghi Ascomiceti che compromette le funzionalità della pianta e porta a clorosi e carenze minerali.
Oltretutto l’Oidio risulta essere molto contagioso, poiché la “polvere” si diffonde facilmente nei vegetali circostanti a causa del vento. Tuttavia questa condizione è piuttosto rara da incontrare in caso di colture indoor.
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Varietà di canapa con fiori bianchi.
A parte i casi specifici di cui abbiamo parlato sopra, esistono diverse varietà di cannabis che durante la fioritura si ricoprono di bianco. Ecco quali:
- Una delle più famose è senz’altro la White Widows femminizzata, i cui esemplari appaiono candeggiati di tricomi in maniera davvero suggestiva.
- Un’altra varietà di marijuana che si vela di bianco in modo molto intenso è la Godzilla Glue BSF Seeds, nata dall’incrocio tra la Gorilla Glue #4 di casa e un clone d’elite di Girl Scout Cookies. Quest’ibrido di cannabis, durante la fase di fioritura, si ricopre di un mantello bianco di resina che porta le infiorescenze a livelli di THC anche del 30%!
Perciò, contrariamente a quanto accade nel caso della marijuana albina, il colore bianco è un sintomo assolutamente positivo.
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Ora dovresti avere le idee più chiare riguardo la marijuana bianca e speriamo che le nostre spiegazioni abbiano soddisfatto la tua curiosità.
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