Modificato il: 30/05/2023
Tutto sulla fase vegetativa delle piante. Cos’è, qual è la sua durata e come gestirla al meglio.
La fase vegetativa della cannabis è lo stadio in cui avviene la crescita esplosiva delle piantine, da cui dipende il loro sviluppo e la resa finale.
Non a caso, i coltivatori più scrupolosi fanno molta attenzione ad apportare le giuste quantità di luce, umidità e sostanze nutritive alle piante di marijuana soprattutto in questo periodo, cercando di non commettere il minimo errore e di evitare malattie e parassiti.
Ma che cos’è, nello specifico, la fase vegetativa, come gestirla al meglio e quanto dura?
Oggi risponderemo a queste e altre domande, ricordandoti di utilizzare le informazioni che leggerai al solo scopo informativo. Infatti in Italia non è permesso piantare e far germogliare semi di cannabis, tantomeno far arrivare le piante allo stadio vegetativo o alla fioritura.
I semi di marijuana sul nostro shop Sensory Seeds, dai semi autofiorenti a quelli femminizzati, fino ad arrivare ai fast flowering, sono disponibili per collezionismo, non per altri scopi!
Detto ciò, andiamo a scoprire tutto su questa speciale fase di crescita della canapa.
Che cos’è la fase vegetativa di una pianta di cannabis e perché è importante?
Una pianta di cannabis attraversa numerosi stadi durante il proprio ciclo vitale; uno di questi è proprio la fase vegetativa.
Dopo la germinazione dei semi di marijuana, il germoglio si sviluppa e dopo una settimana inizia a metter su le prime foglioline: questo è lo stadio di plantula.
La plantula ha, inizialmente, poche foglioline con una sola punta seghettata, ma quando le foglie iniziano e moltiplicarsi e le punte, dapprima singole, diventano dalle 5 alle 7… Ecco che inizia lo stadio vegetativo!
Molti considerano la fase vegetativa come quella che va dalla germinazione alla fioritura, ma noi preferiamo seguire la corrente più “schematica” suddividendo le fasi di crescita della cannabis in:
- Germinazione (nascita del germoglio)
- Plantula
- Fase vegetativa
- Fioritura
- Maturazione (seguita dalla raccolta, dove interviene direttamente l’uomo)
Leggi anche: Le fasi di crescita della pianta autofiorente passo per passo
Lo stadio vegetativo è, nello specifico, il periodo in cui la pianta di cannabis si sviluppa maggiormente: il fusto cresce in altezza (di poco, se parliamo delle autofiorenti nane, e di diversi metri, se parliamo delle piante regolari), il fogliame infoltisce e si manifestano i caratteri sessuali della pianta.
Intorno alla fine di questo stadio iniziano a crescere i primi germogli delle piante femminili, dunque si verifica la pre-fioritura, e le sacche di polline delle piante maschili.
Non ti sorprenderà sapere che, nelle femmine, una buona fase vegetativa determina una potente fase di fioritura! L’obiettivo dei coltivatori è dunque quello di fornire alle piante ciò di cui hanno bisogno per produrre numerosi fiori, grandi e potenti.
La durata della fase vegetativa della marijuana
Lo stadio vegetativo consiste in un enorme impeto di crescita delle piante di cannabis e ha una durata variabile in base alla specie. Nello specifico, può durare dalle 3 alle 16 settimane a seconda del patrimonio genetico della pianta.
Le varietà più veloci in assoluto sono quelle nate dai semi fast (detti anche semi quick o fast flowering strains), seguite da quelle date dai semi di cannabis autofiorenti.
Quelle più lente sono invece le piante con patrimonio genetico fotoperiodico, la cui crescita dipende dai cicli di luce/buio. Fanno parte di questa categoria anche le piante di cannabis femminizzate, ovvero modificate affinché abbiano esclusivamente patrimonio sessuale femminile.
A prescindere dalla durata di questa particolare fase, il coltivatore deve curare scrupolosamente le piantine, come se fossero delle vere e proprie figlie!
Deve quindi stare ben attento ai seguenti fattori:
- irrigazione
- temperatura
- illuminazione
- umidità relativa
- apporto di nutrienti
Analizziamoli uno a uno nei dettagli.
L’irrigazione durante la fase vegetativa
L’esatto apporto idrico è fondamentale durante lo stadio vegetativo perché, insieme agli altri fattori, determina lo sviluppo di una pianta di cannabis sana, robusta e capace di sopportare il peso dei pesanti fiori.
È importante considerare che le piantine crescono enormemente in questo periodo. Affinché possano svilupparsi con vigore, richiedono quantità d’acqua sempre maggiori.
I coltivatori devono però star bene attenti a non annegare la pianta: sintomi come le foglie gialle e arricciate possono evidenziare un apporto idrico eccessivo. Al contrario, foglie sottili e “croccanti” indicano carenza d’acqua.
Leggi anche: Cannabis con foglie gialle: perché succede e come risolvere
Temperatura ambientale, luce, umidità e pH ideali durante lo stadio vegetativo.
Le piante, durante la fase vegetativa, gradiscono ricevere 18 ore di luce e 6 di buio, risultato molto semplice da ottenere nelle colture Indoor. Le migliori lampade a tal proposito sono le HPS e le luci a LED, anche se alcuni coltivatori utilizzano le CFL nelle piantagioni più modeste.
Per quanto riguarda l’umidità relativa, durante questo stadio le piantina amano livelli di umidità di circa il 60%, più elevati rispetto alle altre fasi.
Il pH del terreno dovrebbe essere compreso tra 6,0 e 6,5, mentre per quanto riguarda le temperature dobbiamo fare una distinzione tra le piante che crescono Outdoor e quelle Indoor. All’aperto, la cannabis in fase vegetativa sopporta alte temperature (specialmente se crede direttamente nel terreno), perfino oltre i 30°C.
Indoor, invece, la temperatura durante la giornata dovrebbe essere compresa tra i 21 e i 29°C, senza toccare i 30°C, mentre la notte può abbassarsi di qualche grado (dai 17 ai 21°C circa).
In conclusione
Ora sai tutto sulla fase vegetativa della cannabis… Ma sai anche che, in Italia, non è permesso coltivarla.
Puoi quindi usare queste informazioni solo per enciclopedismo, senza metterle in pratica,. Abbiamo, però, una buona notizia: puoi acquistare semi di marijuana online con lo scopo di collezionarli!
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