Modificato il: 30/05/2023
L’uso della cannabis in Italia è ancora fonte di controversie, ma nel resto del mondo si incontrano situazioni molto differenti una dall’altra.
Negli ultimi anni, anche l’Italia si è trovata costretta a dover affrontare il tema della legalizzazione della cannabis, e dei prodotti derivati, in relazione ad utilizzi di natura diversa da quello che può essere lo scopo terapeutico e farmacologico.
Un argomento che, del resto, è tuttora oggetto di discussione un po’ in tutto il mondo: non pochi paesi hanno infatti adottato misure legislative specifiche, considerando la cannabis come un prodotto molto diverso dalle altre sostanze stupefacenti.
Scopriamo come l’Italia, l’Europa e diversi paesi extraeuropei hanno deciso di gestire la questione cannabis non solo sotto l’aspetto sociale ma anche legislativo, quali sono i paesi che ne permettono l’uso liberamente e senza alcuna penalità e in quali altri, al contrario, può accadere facilmente di trovarsi coinvolti in situazioni piuttosto spiacevoli.
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Uso della cannabis e dei suoi derivati in Italia
In Italia la legge consente attualmente di utilizzare le sostanze cannabinoidi solo sotto forma di prodotto farmacologico, con regolare prescrizione e somministrato sotto controllo medico.
Per quanto riguarda l’uso ricreativo e personale della marijuana, pur essendo stato depenalizzato, rimane comunque considerato un reato amministrativo. Una decisione che si riferisce anche alla coltivazione domestica: per quanto la Cassazione abbia depenalizzato la coltivazione di una minima quantità di canapa per esclusivo uso personale, permane ancora oggi il reato amministrativo.
Si può dire che in Italia l’unica cannabis legale sia quella acquistabile in farmacia, anche se i pazienti che ne fanno uso come trattamento per il dolore cronico hanno molte difficoltà a reperire la cannabis terapeutica, disponibile solo in alcune farmacie e prodotta in quantità molto inferiori alla richiesta.
Nel mondo, i paesi che hanno già legalizzato l’uso della cannabis terapeutica sono Australia, Canada, la maggior parte degli Stati Uniti, Colombia, Perù, Israele e, in Europa, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito.
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Le normative sull’uso non terapeutico della marijuana in Europa
Abbiamo parlato di cannabis terapeutica, vediamo ora cosa accade nel mondo per quanto riguarda l’uso ricreativo della cannabis: al di fuori di qualsiasi terapia farmacologica, le legislazioni variano anche notevolmente di paese in paese. Nell’Unione Europea, l’unico, e il primo, paese ad aver legalizzato sia la coltivazione / produzione che l’uso personale della cannabis per i maggiorenni, è stato il Lussemburgo.
In Olanda, un paese che ha fama di essere il regno della libertà, la cannabis può essere messa in vendita solo nei coffee shop e nei locali autorizzati, in quantità minime e individuali. In Spagna si può coltivare e anche fumare marijuana ma solo dentro casa e in quantità limitate, mentre il trasporto e l’uso nei luoghi pubblici è vietato.
Il Portogallo è stato il primo paese al mondo che ha depenalizzato, ormai da tempo, il consumo di stupefacenti per uso personale, ma per chi viene trovato in possesso di una quantità superiore a quella stabilita per il consumo individuale, la pena è l’arresto.
Il Belgio considera illegale la cannabis ma consente di coltivare le piante femminili, in Svizzera sono illegali sia l’uso che la vendita, tuttavia in alcuni cantoni la coltivazione e il possesso della cannabis sono ormai depenalizzati.
La Repubblica Ceca permette di coltivare la cannabis per uso personale e di possederne una quantità massima di 15 grammi, a Malta è possibile, per i maggiorenni, coltivare fino a 4 piante di cannabis ed esserne in possesso di un massimo di 7 grammi.
La marijuana è invece del tutto illegale in Germania, Francia, Irlanda, Regno Unito, Estonia, Ungheria, Cipro e Finlandia. In alcuni di questi paesi l’utilizzo di cannabis può comportare l’arresto e l’incarcerazione, anche se, in realtà, questo avviene abbastanza raramente.
Leggi e regole nel mondo per l’uso personale della cannabis
Come abbiamo detto, nel mondo l’uso della cannabis viene regolamentato in base a scelte che si differenziano molto da un luogo all’altro, l’Uruguay è stato comunque il primo paese in assoluto ad averla legalizzata. Restando in Sud America, in Bolivia e in Paraguay possesso e consumo della cannabis sono illegali, in Colombia e in Messico l’utilizzo di marijuana e derivati è depenalizzato, mentre in Cile è permesso solo per scopo terapeutico.
In Cina e in Giappone la cannabis così come ogni altra sostanza stupefacente sono del tutto illegali, mentre, sempre restando in oriente, in India sono consentiti trasporto, vendita e consumo di cannabis e derivati solo in alcuni casi ben precisi e in Cambogia, sebbene la cannabis sia illegale, viene concessa una certa tolleranza sia sulla coltivazione che sull’utilizzo.
In Canada, la cannabis è considerata illegale, ma in alcuni casi viene autorizzato l’uso terapeutico o a scopo di ricerca. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, solo in Colorado è considerata legale, ma è comunque depenalizzata in altri 14 stati.
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