Come coltivare i semi autofiorenti? I nostri consigli per una resa ineccepibile

Come coltivare i semi autofiorenti

Modificato il: 08/05/2024

Semi autofiorenti: come coltivare autofiorenti Outdoor e Indoor in maniera ottimale.

Negli ultimi anni la vendita di semi online ha visto un boom per quanto riguarda soprattutto i semi autofiorenti, chiamati anche semi automatici o semplicemente “auto”. Il motivo è semplicissimo: la possibilità di coltivare e dar vita a un raccolto in tempi molto rapidi senza dover aspettare il passaggio di un’intera stagione.

 

Con i semi regolari, compresi i semi femminizzati ma non autofiorenti, succede proprio così: chi pianta d’estate raccoglie al termine della stagione estiva o durante i primi mesi di quella autunnale proprio perché le varietà in questione sono stagionali.

Le automatiche, invece, fioriscono indipendentemente dalle stagioni e dal fotoperiodo e possono crescere sia Indoor che Outdoor. Ma come coltivare i semi autofiorenti?

Oggi vogliamo parlarti proprio dei metodi di coltivazione di questi prodotti, in modo che tu possa ottenere una resa eccellente.

Coltivazione di semi autofiorenti Outdoor e Indoor: informazioni fondamentali.

coltivazione semi autofiorenti outdoor veloci

Prima di leggere precisamente come coltivare semi autofiorenti, hai bisogno di informazioni fondamentali riguardo questi prodotti. Ecco di seguito quali:

  • La fioritura di varietà autofiorenti, a differenza di quelle regolari, dipende dalla loro età e dalle dimensioni della pianta. Di solito le piante iniziano a fiorire dopo 3-4 settimane dalla germinazione di semi autofiorenti, quindi una buona crescita è indispensabile affinché i coltivatori ottengano una buona resa.
  • Le piante autofiorenti hanno bisogno di cicli molto lunghi di luce per fiorire in maniera eccellente. Le quantità di luce ideali sono dalle 18 alle 24 ore al giorno.
  • È possibile coltivare i semi autofiorenti Outdoor durante tutto l’anno nella maggior parte dei climi (a meno che non ci siano gelate o venti molto forti. Per questo è consigliabile piantarli in vaso durante l’inverno). In ogni caso bisogna considerare che maggiori saranno le quantità di luce maggiore sarà la resa della fioritura; per questo motivo i mesi ideali per piantare autofiorenti all’esterno sono quelli estivi.
  • Quanto produce una pianta autofiorente? È di piccole dimensioni, dunque la resa è inferiore rispetto a una varietà stagionale. In genere se coltivata Indoor una piantagione produce dai 400 ai 500 g per mq, mentre Outodoor è possibile ottenere circa 30 o 40 g per pianta.

Detto ciò, iniziamo con i dettagli sulla coltivazione di autofiorenti.

Dove piantare i semi autofiorenti?

Che il coltivatore scelga di piantarli Outdoor o Indoor, i semi di cannabis autofiorenti hanno bisogno di grandi vasi che possano contenere dagli 11 ai 18 litri di terriccio. Il periodo di sviluppo delle piante automatiche è molto veloce, dunque è fondamentale che i semi germoglino nel loro terreno ultimo: questa pianta non tollera i rinvasi perché, solitamente, non ha il tempo di riprendersi dopo il cambiamento di terreno e di spazio.

Il terriccio deve essere acquistato appositamente oppure realizzato ad hoc; dovrebbe comunque essere ricco, ben nutrito e arioso, con precise quantità di perlite e fibra di cocco.

È inoltre fondamentale non compattare il terreno affinché le radici abbiano abbastanza ossigeno e spazio per svilupparsi.

Leggi il nostro approfondimento sulla preparazione del terreno perfetto per la cannabis: Come seminare la marijuana nel miglior terreno possibile: 5 cose che non conosci del rapporto tra terreno e germinazione.

La scelta dei vasi è indispensabile anche quando si coltiva Outdoor, al fine di poter portare le piante all’interno quando necessitano di maggiori quantità di luce e in caso di condizioni meteo sfavorevoli (specialmente durante il periodo invernale).

Germinazione e fase di crescita vegetativa dei semi autofiorenti

I tempi di germinazione dei semi autofiorenti sono molto rapidi. Di solito i coltivatori immergono i semi in un bicchiere o un contenitore colmo d’acqua potabile e sterilizzata, a una temperatura che va dai 20 ai 25ºC. I semi affondano sul fondo del contenitore entro 4 ore e sviluppano una piccola radice al massimo entro 2 giorni.

Trasferiscono poi i semi in un dischetto di cotone e, quando la radice arriva a una lunghezza di 2 o 3 cm, piantano i semi in vaso. Dopo qualche giorno fa capolino la plantula, che necessita di temperature comprese tra i 22 e i 25% e un’umidità relativa molto alta, compresa tra il 70 e il 90%.

Alla terza settimana di vita della pianta autofiorente possiamo parlare di fase di crescita vegetativa. In questo periodo le piante, che dovrebbero aver raggiunto un’altezza di 15 cm circa, hanno bisogno di una temperatura di 20ºC e di umidità relativa del 50%. La fase vegetativa dura dalle 2 alle 4 settimane a seconda della varietà, durante cui i coltivatori usano (di solito) uno stimolatore per radici e alternano un’irrigazione con acqua e fertilizzante e un’altra solo con acqua.

coltivazione outdoor in vaso

Dopo la fase di crescita vegetativa, fondamentale per una buona resa, la pianta inizia la fase di pre-fioritura.

Fase di pre-fioritura delle piante automatiche

Durante questo periodo la pianta inizia a sviluppare i fiori (in quanto i nostri semi BSF sono tutti femminizzati) e aumenta di gran lunga le sue dimensioni, arrivando a circa 1 metro di altezza.

Affinché si ottenga un buono sviluppo dei fiori ma allo stesso tempo una buona resa per via delle dimensioni della pianta, è sicuramente un’ottima idea mescolare metà della dose di fertilizzante per la crescita con metà della dose di fertilizzante per la fioritura.

La fioritura delle autofiorenti inizia dopo circa tre settimane dall’inizio della pre-fioritura.

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Periodo di fioritura delle piante autofiorenti

Durante questa fase i coltivatori utilizzano di solito un potenziatore di fioritura che rende i bud più grandi, pesanti e ricchi di cannabinoidi. Lo stimolatore, infatti, rende i fiori ricchi di resina, caratteristica che si traduce in una maggiore potenza nonché gusti e odori persistenti.

2 o 3 settimane prima della maturazione e della raccolta dei fiori, che avviene dopo circa 11 settimane dalla germinazione dei semi autofiorenti, i coltivatori procedono con il lavaggio delle radici in modo da eliminare le tracce di fertilizzante e migliorare nettamente il gusto dei bud.

Questa pratica consiste semplicemente nell’annaffiatura abbondante utilizzando solamente acqua, senza sostanze nutritive e nella regolazione del ph del terreno che viene portato a 6,5. Di solito per il lavaggio delle radici si versa una quantità d’acqua di un volume doppio o triplo rispetto alle dimensioni del vaso.

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