Modificato il: 30/05/2023
Ecco cosa succede se si porta erba in aereo
Da quando la cannabis light è stata legalizzata molte persone hanno iniziato ad appassionarsi a questa pianta. Poiché il possesso delle infiorescenze di marijuana light è consentito dalla legge, molte persone si domandano se sia possibile portarle con sé anche in aereo.
Nelle prossime righe scoprirai se è legale tenere in valigia la canapa light e quali sono i rischi per chi viene trovato in possesso di infiorescenze o semi di cannabis in aeroporto.
Canapa light e CBD in aereo: è legale trasportare questi prodotti?
Da diversi anni, ormai, in Italia la coltivazione e la commercializzazione della cannabis light sono regolamentate dalla Legge 242/16; questa normativa stabilisce che se si è in possesso di una regolare autorizzazione è assolutamente legale coltivare le piante di canapa e vendere le infiorescenze e altri prodotti ricavati da esse purché non contengano una percentuale di THC (principio attivo psicotropo) superiore allo 0,6%. Il limite legale in realtà sarebbe lo 0,2%, ma c’è una soglia di tolleranza leggermente più alta.
Con una quantità esigua di THC vengono meno gli effetti stupefacenti associati alla cannabis, e poiché l’altro principio attivo più importante in essa presente – il CBD – non è una sostanza psicoattiva, prodotti come la marijuana light, l’olio di CBD e l’hashish legale possono essere venduti e acquistati sia presso negozi fisici sia online in siti specializzati. Ma per quanto riguarda il loro trasporto in un mezzo come l’aereo, c’è qualcosa in particolare da sapere?
Dal momento che una legge della Repubblica Italiana regolamenta la diffusione di questi prodotti, la logica vorrebbe che nel caso in cui tu volessi fare un viaggio in aereo e portare con te l’erba light o l’olio di CBD potresti farlo. Beh, dal punto di vista legale è così: sebbene la normativa non sia per niente chiara in merito alla legalità del consumo di questi prodotti, infatti, è legale venderli, acquistarli e possederli all’interno del territorio nazionale. Purtroppo, però, trasportare cannabis light nel tuo bagaglio ti espone ad alcuni rischi di cui ti parlerò a breve.
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Cosa può succedere se si viene fermati in possesso di erba legale in aeroporto
Come ben saprai, quando si viaggia in aereo è necessario superare i controlli di sicurezza. Ebbene, nonostante la canapa light sia legale, in aeroporto potrebbero sorgere dei problemi se le autorità dovessero trovarti in suo possesso. Considera, infatti, che l’odore e l’aspetto dell’erba legale sono identici a quella legale. Per questo è consigliabile tenere le infiorescenze all’interno della busta o del contenitore sigillato con cui ti sono state vendute e tenere a portata di mano la certificazione del produttore e lo scontrino o la fattura d’acquisto.
Tuttavia, questo non ti mette al riparo dalla possibilità di subire un fermo per ulteriori accertamenti da parte delle autorità. È molto probabile, infatti, che anche in presenza di prodotti legali le forze di polizia vogliano assicurarsi della loro composizione e te li sequestrino. Non solo: un controllo potrebbe causarti ritardi o addirittura la perdita del tuo volo. Insomma, se vuoi un consiglio, è preferibile evitare di portare marijuana legale in aereo.
Questo suggerimento vale per i voli nazionali ma soprattutto per quelli internazionali: all’estero, infatti, in molti Paesi la cannabis light è illegale. Pensa che anche in alcuni Paesi in cui la cannabis è legale sia nella versione light sia nella versione con THC il trasporto aereo è vietato dalla legge. Poiché a seconda del luogo in cui sei diretto le sanzioni possono essere piuttosto pesanti (anche la reclusione), è meglio lasciar perdere.
Semi di cannabis in aereo: tutto legale, ma occhio alle conseguenze
Dal momento che – pur essendo legale – la cannabis light può rappresentare un rischio in aeroporto, potresti pensare che anche ai semi di marijuana venga riservato lo stesso trattamento. E sai una cosa? È proprio così. Nonostante i semi di cannabis siano prodotti legali al 100%, la loro germinazione può dare vita a piante con una percentuale di THC superiore a quella consentita dalla legge. Pertanto, mettiti nei panni di un poliziotto che al controllo dei bagagli rinviene una bustina di semi femminizzati o semi autofiorenti: anche se il loro acquisto è consentito per il collezionismo e per l’utilizzo alimentare, potrebbe avere qualche sospetto su una persona che li trasporta in aereo, magari da una città come Amsterdam (giusto per fare un esempio), e pensare che voglia coltivarli.
Stesso discorso di prima, dunque: per quanto i semi di marijuana siano prodotti legali, il loro trasporto in aereo potrebbe attirare l’attenzione delle autorità su di te e crearti dei problemi. Anche in questo caso ti suggerisco di evitare di correre rischi e non portare prodotti derivati dalla cannabis in aereo. Viaggerai molto più tranquillo (o tranquilla)!
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In conclusione
Nonostante in Italia negli ultimi anni siano stati fatti dei piccoli passi in avanti dal punto di vista normativo, la cannabis legale non è un prodotto da portare in aereo. E poi che senso ha attirare l’attenzione, magari trasportando semi di canapa, se è possibile acquistarli online e riceverli direttamente a casa?
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