Modificato il: 24/06/2023
A prima vista, possono essere facilmente confuse con la marijuana a causa della loro somiglianza, ma a ben guardare queste piante presentano alcune significative differenze.
La marijuana è una pianta notoriamente conosciuta per le sue foglie verdi a forma di ventaglio, oltre che per i suoi effetti psicotropi.
Ci sono però altre piante che possono essere facilmente confuse con essa a causa di alcune somiglianze tra loro.
Per questa ragione alcune persone sono solite coltivare tali piante insieme alla marijuana, al fine di nascondere quest’ultima agli occhi meno esperti.
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Come riconoscere una pianta di marijuana?
Ci sono alcune caratteristiche distintive che permettono di riconoscere una pianta di marijuana. Le 3 principali sono:
- Aspetto delle foglie e dei fiori: le foglie della marijuana hanno una forma a ventaglio a varie punte (sono composte da cinque a sette foglioline). Sono verdi e possono avere una superficie liscia o pelosa. Tipicamente, le foglie più piccole che si sviluppano sulle cime della pianta sono ricoperte da una resina che contiene cannabinoidi (il più conosciuto dei quali è il delta-9-tetraidrocannabinolo o THC, che è responsabile degli effetti psicotropi della marijuana).
- Anche i fiori della pianta di marijuana sono molto distintivi e possono essere facilmente riconosciuti una volta che si sa cosa cercare. Anzitutto, i fiori si trovano all’estremità dei rami e crescono in piccoli grappoli. Poi, sono solitamente composti da molti piccoli petali e presentano una gamma di colori che spazia dal giallo al viola.
- L’odore caratteristico: il suo odore può variare a seconda della varietà e della qualità della pianta, così come dalla quantità di THC presente. Alcune varietà di marijuana possono avere un odore più forte e pungente, mentre altre possono avere un odore meno intenso. Questi aromi sono un’indicazione della presenza di terpeni nella pianta. In generale, l’odore della marijuana è facilmente riconoscibile e distintivo.
Tuttavia, è importante notare che l’odore da solo non è un modo affidabile per determinare se una pianta è marijuana o meno. Ci sono altre piante che hanno un odore simile alla marijuana, quindi, occorre fare affidamento su altre caratteristiche per identificare la pianta con certezza.
In generale, poi, non bisogna confondere la marijuana con la canapa. Quest’ultima, infatti, è una varietà di cannabis sativa che viene coltivata per la produzione di fibre tessili, oli e semi. A differenza della marijuana contiene solo piccole quantità di THC e non produce effetti psicotropi.
Ecco le 3 piante che assomigliano di più alla cannabis
Ora che abbiamo visto i suoi aspetti caratteristici, possiamo citare alcune piante che possono essere facilmente confuse con la marijuana a causa della loro somiglianza. Esse sono:
- Il Kenaf (Hibiscus cannabinus).
È una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Presenta un fusto eretto che può raggiungere i 3-4 metri di altezza, foglie verdi a forma di ventaglio e fiori di colore giallo o arancione. Viene coltivata principalmente per la creazione di fibre tessili, ma anche per la produzione di biomassa per fini energetici. Il Kenaf viene spesso confuso con la canapa industriale a causa dell’aspetto simile (in particolare, per lo stelo alto e legnoso e per le foglie dalla forma a ventaglio). Tuttavia, il Kenaf produce fiori di colore giallo o arancione, mentre i fiori di marijuana, quando sbocciano, presentano peli bianchi che con il tempo diventano di colore giallo, rosso o viola. Chiaramente, poi, il Kenaf non contiene THC e non produce gli effetti psicotropi della marijuana. - Hibiscus coccineus
L’Hibiscus coccineus, anche conosciuto come ibisco d’acqua o ibisco di palude, è una pianta erbacea della famiglia delle Malvaceae. L’ibisco d’acqua è originario delle regioni tropicali del Nord America e viene coltivato (in vaso o in acqua) come pianta ornamentale per i suoi bellissimi fiori. Questa pianta, che può raggiungere i 2 metri di altezza, produce fiori grandi e vistosi di colore rosso, arancione o giallo, che attirano impollinatori come api e farfalle. Come la marijuana, anche tale pianta presenta foglie verdi dalla forma a ventaglio. Per questa ragione può essere confusa con la marijuana nella fase di sviluppo della pianta. Tuttavia, non appena sbocciano i fiori è impossibile non notare le differenze con la canapa. - La manioca (Manihot esculenta)
È una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. È originaria delle regioni tropicali del Sud America ed è stata introdotta in molti altri paesi tropicali come coltura alimentare e medicinale. La manioca cresce fino a circa tre metri di altezza e ha foglie grandi e lanceolate. I suoi fiori sono piccoli e di colore giallo o verde. La manioca produce una radice tuberosa, nota anche come mandioca o tapioca, che viene utilizzata come fonte di carboidrati. La manioca assomiglia alla marijuana per via del suo stelo lungo e stretto e delle sue foglie appuntite. Tuttavia, ci sono anche alcune differenze particolarmente vistose tra le due piante. Ad esempio, la marijuana ha fiori con piccoli steli, mentre la manioca ha fiori senza steli. Inoltre, la manioca ha radici tuberose e commestibili a differenza della marijuana. La manioca, infatti, viene coltivata proprio per utilizzare le sue radici in campo alimentare, dal momento che sono una fonte di carboidrati. Come è noto, invece, la marijuana è coltivata principalmente per i suoi fiori che contengono THC.
In conclusione
Abbiamo visto le 3 piante che assomigliano maggiormente alla cannabis per via della forma e del colore delle foglie. Tuttavia, è importante notare che la cannabis è una pianta molto specifica e unica, con caratteristiche distintive che la distinguono da altre piante.
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