Modificato il: 30/05/2023
Non abbassano la qualità del prodotto finale, ma riducono la resa del raccolto. Ecco perché i coltivatori (dei Paesi in cui non è vietata la coltivazione) ne vogliono avere il meno possibile.
La presenza di troppe cime popcorn in una pianta di cannabis potrebbe essere un campanello d’allarme sullo stato di salute della stessa. Se non si assumono le dovute precauzioni, si rischia di compromettere la resa del raccolto.
Vediamo, dunque, quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla loro formazione e quali rimedi possono essere presi per prevenire la crescita di cime popcorn.
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Cime popcorn: cosa sono e come utilizzarle
Le cime popcorn (o boccioli di popcorn) sono infiorescenze di cannabis sottosviluppate. Parliamo dunque di cime poco compatte e di piccole dimensioni, che non hanno completato il loro sviluppo e, dunque, risultano meno dense e pregiate dei boccioli giunti a maturazione (cime di prima qualità).
Solo l’aspetto estetico (e il peso) differenzia i boccioli di popcorn, che crescono nella parte più bassa della pianta, dai boccioli di prima qualità, che si sviluppano nelle ramificazioni poste più in alto.
La connotazione negativa attribuita alle cime popcorn dai coltivatori di marijuana non deriverebbe dunque dalla qualità del prodotto, ma dalla scarsa resa complessiva del raccolto.
Nei Paesi dove non è vietato coltivare marijuana, queste cime vengono impiegate soprattutto nella produzione di edibili, dove l’aspetto della cannabis non conta. Chiaramente, si dovranno impiegare più cime popcorn per ricavare la stessa quantità di principio attivo delle classiche gemme di marijuana.
Inoltre, poiché la qualità del prodotto resta invariata (sono semplicemente i germogli più piccoli della pianta), le cime popcorn vengono utilizzate dai consumatori di cannabis (dove è legale) per lo svapo, in ragione della loro consistenza, che è meno densa rispetto alle infiorescenze normali.
Cime popcorn: quali sono le cause?
Generalmente, cime di piccole dimensioni e poco compatte sono il risultato di una qualche forma di stress subito dalla pianta, ad esempio cure inadeguate. Fra i fattori di stress più comuni troviamo:
👉il calore eccessivo: quando una pianta di cannabis subisce uno stress da calore, vi è una riduzione della resa del raccolto. La pianta, infatti, reagisce al calore producendo cime poco dense, al fine di impedire la trasmissione di muffe e altri agenti patogeni.
Pertanto, se si vuole prevenire la crescita di cime popcorn occorre mantenere le temperature sotto la soglia dei 25-30°C. Chiaramente è più difficile controllare le temperature quando la coltivazione è all’aperto ed è per questo che nelle piantagioni outdoor si sviluppano più frequentemente le cime di popcorn.
👉Scarsa spaziatura tra le piante: quando vi sono troppe piante in uno spazio ristretto, allo stesso modo, diminuisce la resa. Per scongiurare la crescita di piante con cime troppo piccole, dunque, occorre evitare il sovraffollamento, così da garantire a ogni singola pianta la terra e, soprattutto, la luce necessaria per un sano sviluppo.
👉Mancanza di potatura: anche una crescita vegetativa troppo rigogliosa e ingombrante potrebbe privare le piante della luce necessaria, a causa dell’eccessivo ombreggiamento. La defogliazione è altrettanto importante, perché togliere le foglie dai rami inferiori significa dirigere i nutrienti verso le cime che crescono su quei rami.
👉Carenza o eccesso di sostanze nutritive: una scarsa o eccessiva irrigazione/concimazione può influire negativamente sulla capacità della pianta di sviluppare cime di prima qualità (per intenderci, i boccioli più grandi e compatti).
Come prevenire le cime popcorn?
Nonostante le cime popcorn non compromettano la qualità del raccolto, vi sono alcuni accorgimenti che dovrebbero essere adottati per evitare che si sviluppino o comunque per limitarne in maniera significativa la crescita.
Vediamo, dunque, alcune tecniche di potatura che possono contribuire a ridurre il numero di cime popcorn:
- lollipopping: prevede la rimozione delle ramificazioni della parte inferiore della pianta poco prima che avvenga la fioritura. In tal modo, si lascia scoperto il fondo del gambo e si rafforzano le cime poste nella parte superiore, perché possano assorbire tutte le sostanze nutritive, luce inclusa. Al momento del taglio, la pianta assumerà quella classica forma di “lecca-lecca” che, appunto, dà il nome a questa pratica;
- main-lining: altra tecnica di potatura che può influire sulla resa del raccolto. In questo caso, il gambo principale viene modificato per assumere la forma di una “Y”. Il risultato di questa operazione è simile a quello ottenuto mediante la tecnica sopra descritta: grandi e pesanti boccioli in cima e assenza di ramificazioni nella parte inferiore della pianta;
- screen of green (SCROG): questa tecnica di coltivazione si avvale di una rete per instradare la crescita della pianta, al fine di sfruttare al massimo lo spazio di coltivazione e massimizzare l’esposizione alla luce. Anche in questo caso i rami che si sviluppano sotto la rete vengono potati o eliminati per aiutare la pianta a concentrare le proprie energie sulle cime poste al di sopra della rete, migliorando così quantità e qualità del raccolto.
In conclusione
Nei Paesi in cui è consentito coltivare la cannabis, le cime di popcorn costituiscono un problema per i coltivatori, dal momento che riducono la resa del raccolto.
Abbiamo visto quali sono i fattori che ne favoriscono la formazione (eccessivo calore, sovraffollamento o sovraccarico e carenza o eccesso di sostanze nutritive), per poi individuare i rimedi più efficaci per contrastare il loro sviluppo e aiutare i coltivatori a ottenere una resa maggiore.
Fra i rimedi più comuni troviamo tecniche di potatura e metodi di coltivazione dai nomi curiosi, come il lollipopping, il main-lining o lo screen of green.
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