Cosa è il CBG e in che modo è presente nelle piante di cannabis

CBG: che cos'è, caratteristiche e ruolo

Modificato il: 30/05/2023

Approfondimento sul cannabigerolo (CBG): scopri di che cosa si tratta e perché è molto importante

CBD, THC, CBG… Non si tratta solo di sigle, ma quelli che abbiamo appena nominato sono alcuni dei cannabinoidi più importanti, prodotti dalla pianta di cannabis.

In questo articolo ci vogliamo concentrare in particolare sul CBG, il meno conosciuto, ma a quanto pare il cannabinoide più indispensabile per lo sviluppo di tantissime sostanze che contraddistinguono le proprietà di questa incredibile pianta.

 

Qui puoi scoprire perché da quando vengono piantati i semi di marijuana alla fase di maturazione avvengono dei processi molto importanti che hanno proprio il CBG come protagonista.

Ecco i dettagli di questa sostanza, il suo ruolo e tante altre curiosità…

foglia di marijuana e CBG

CBG: che cos’è? Ecco la sostanza da cui hanno origine gli altri cannabinoidi

Il CBG (per esteso cannabigerolo) è un cannabinoide prodotto dalla cannabis, proprio come i più conosciuti THC e il CBD.

Nonostante il CBG sia stato isolato per la prima volta nel 1964 assieme al THC, per tanto tempo non se n’è sentito parlare. 

Probabilmente anche tu ne sei venuto a conoscenza solo di recente.

Ebbene, il motivo dipende dal fatto che quando le piante di canapa vengono raccolte ed essiccate questa sostanza è rilevabile solo in percentuali pari all’1% o addirittura inferiori.

Come mai?

Dal momento in cui vengono piantati i semi di cannabis fino alla fase della fioritura, le piante di marijauna attraversano diverse fasi caratterizzate dai dei processi chimici ben precisi.

Per quanto riguarda il CBG possiamo dire che si tratta di un precursore per gli altri cannabinoidi più conosciuti.

La forma acida del CBG — il CBGA — grazie a dei processi chimici si trasforma in THCA e CBDA e in tanti altri cannabinoidi.

Questo significa che quando le percentuali di CBG sono alte quelle degli altri cannabinoidi sono basse e viceversa.

Da quando è emersa l’importanza del cannabigerolo all’interno della pianta di cannabis si è iniziato a chiamarlo con l’appellativo di “madre degli altri cannabinoidi” o “cellula staminale della cannabis” e sono iniziate innumerevoli ricerche più approfondite, anche per scoprire più a fondo che effetti possa avere questa sostanza sul corpo umano.

Leggi anche: Fine fioritura Cannabis: queste le tecniche più comuni per un raccolto di successo.

Curiosità sull’estrazione del CBG

Chiarito che il CBG non è un cannabinoide minore ma, anzi, ricopre un ruolo di particolare importanza, ora probabilmente ti starai chiedendo quando si estrae visto e considerato che ad un certo punto si trasforma.

Per estrarre dei quantitativi di cannabigerolo abbastanza consistenti occorre procedere alla raccolta della canapa in anticipo rispetto alle solite tempistiche (questo sia per le piante nate da semi autofiorenti, fast o semi femminizzati).

Di recente però, sia per poter effettuare più ricerche, sia perché questa sostanza sta già avendo successo in varie nicchie del mercato, sono state studiate delle nuove genetiche appositamente per favorire la produzione di questa sostanza.

Dunque se si ha intenzione di estrarre più CBG i semi di cannabis giusti possono fare la differenza.

Passiamo ora a scoprire quali sono gli effetti del CBG sull’uomo.

CBG: proprietà ed effetti

Il CBG o cannabigerolo è un cannabinoide non psicotropo, ciò significa che interagendo con l’organismo umano non altera le facoltà mentali.

Per capire che effetti possa avere questa sostanza, però, sono stati svolti numerosi esperimenti, che hanno evidenziato in particolare quanto segue:

  • In base a due studi effettuati sui ratti, condotti presso l’Università di Reading (UK)nel 2016 e nel 2017, pare che l’assunzione di questa sostanza possa aumentare l’appetito.
  • Alcuni studi hanno evidenziato che l’assunzione prolungata di questa sostanza potrebbe inibire lo sviluppo di alcune categorie di tumori.
  • Altri test di laboratorio hanno evidenziato che l’assunzione di CBG potrebbe avere effetti neuro-protettivi;
  • Un medico specializzato in cannabis medicinale, la dottoressa Bonni Goldstein, ha affermato che i base alle sue ricerche è emerso che il cannabigerolo possa influenzare la percezione del dolore, possa placare le infiammazioni e agire in modo positivo su tanti altri disturbi che colpiscono l’organismo dell’uomo.

Le ricerche su questa importantissima sostanza derivata dalla cannabis continuano e presto ne sapremo ancora di più.

CBG nei cosmetici

CBD e CBG a confronto: ecco le differenze

Avendo un nome abbastanza simile e trattandosi di due cannabinoidi non psicotropi, sono tante le persone che si domandano quali siano le differenze tra CBD e CBG.

Innanzitutto è importante specificare che si tratta di due sostanze diverse: il CBD, come spiegato prima, nasce proprio dalla trasformazione del CBG in forma acida, quindi possono essere considerati un po’ come “mamma e figlio”.

Attualmente il CBG in Europa è stato accettato come ingrediente nel mondo della cosmesi, in quanto pare avere diverse proprietà lenitive a contatto con la cute, ma dal punto di vista dell’assunzione per via orale si conosce ancora troppo poco.

Il CBD è regolamentato in maniera differente e per lo più viene venduto sotto forma di olio e cristalli, anche se in tanti Paesi il consumo di questa sostanza è ancora illegale.

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Per concludere

Ora conosci le principali curiosità e informazioni riguardo al cannabigerolo, la madre di tutti i cannabinoidi.

Gli studi su questa sostanza continuano e presto avremo a che fare con sempre nuove genetiche di cannabis in grado di produrre più CBG.

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