Modificato il: 30/05/2023
Vuoi scoprire quali sono i (reali) effetti del diserbante sulla salute dell’uomo e sulle colture di canapa? Ecco tutto ciò che dovresti assolutamente sapere.
I diserbanti e pesticidi chimici vengono utilizzati in tutto il mondo, da ormai tantissimi anni, per eliminare le erbe infestanti sia in agricoltura che in città.
Mentre prima gli effetti collaterali di queste sostanze venivano sottovalutati, oggi stanno venendo alla luce tanti dati allarmanti sia per quanto riguarda l’uomo che le nuove colture.
In questo articolo ti vogliamo informare sulle principali notizie riguardo al diserbante e i suoi effetti sulla salute dell’uomo e sulle ripercussioni che può avere sulle successive piantagioni.
Quali sono le conseguenze se l’uomo respira il diserbante?
Che cosa succede se si piantano i semi di cannabis in un terreno in cui è stato usato l’erbicida?
Ecco tutto tutto ciò che dovresti sapere sui pesticidi e i loro effetti.
Che cos’è il diserbante e quali sono i suoi effetti sulla salute dell’uomo.
I diserbanti sono dei prodotti chimici che vengono utilizzati, spesso irresponsabilmente, per eliminare in modo pratico e veloce la maggior parte delle erbe infestanti.
Nonostante ogni diserbante dovrebbe essere utilizzato con delle dosi ben precise, purtroppo capita spesso che se ne abusi, facendo dei dosaggi imprecisi e abbondanti o cospargendolo sul terreno troppo frequentemente.
Nelle coltivazioni non biologiche capita di frequente che il diserbante venga utilizzato prima di piantare i semi di marijuana o di altre varietà di piante, senza considerarne le conseguenze.
Ma quali sono le ripercussioni di questi prodotti su chi li utilizza?
Se a un agricoltore dovesse capitare di respirare inavvertitamente un po’ di diserbante, fortunatamente le conseguenze non sono allarmanti come nel caso di altre sostanze, ma solo se le dosi non sono elevate.
Se invece le dosi inalate sono alte, è importante recarsi subito al pronto soccorso per evitare che i primi segnali di malessere si tramutino in un’intossicazione molto grave.
C’è da dire però, che l’esposizione dell’uomo al diserbante non avviene solo in maniera diretta durante le applicazioni, ma le sostanze in esso contenute possono essere assimilate anche attraverso l’acqua e le piante coltivate dopo il suo utilizzo.
Secondo degli studi recenti, ed in particolare ad uno pubblicato nel 2015 dall’International Agency for Research on Cancer (IARC), è emerso che l’erbicida potrebbe essere cancerogeno per l’uomo e sembra interferire con il sistema endocrino.
Altri studi hanno confermato questa teoria alimentando dei ratti con dei cereali OGM coltivati con l’aiuto del glifosato: dopo un po’ di tempo negli animali si è presentata l’insorgenza di tumori.
Insomma, il diserbante andrebbe usato il meno possibile e con tanta cautela.
Vediamo ora quali sono le ripercussioni di questa sostanza sull’ambiente.
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Diserbante: effetti sulla salute dell’ambiente e delle piante di canapa.
I diserbanti, anche se ne esistono di diverse tipologie (diserbante totale e diserbante selettivo), solitamente sono in grado di sterminare qualsiasi specie vegetale sulla quale vengono utilizzati.
Purtroppo però, oltre che agire sulle piante questi penetrano nel terreno inquinando non solo la terra, ma anche le falde acquifere.
Secondo un rapporto ISPRA sui pesticidi è emerso che i diserbanti, ed in particolare il glifosato, siano presenti nelle acque italiane in grandi quantità.
Invece da alcuni test effettuati in Mississipi, negli USA e in altre località, è emerso che il glifosato è rilevabile persino nelle acque piovane.
Probabilmente dopo queste affermazioni ti starai chiedendo quanto dura il diserbante nel terreno.
Beh, al contrario di quanto si pensasse anni fa, i diserbanti si possono accumulare e possono persistere nel terreno anche per vari anni.
Tutto dipende dalle dosi utilizzate.
Anche quando si utilizzano le dosi standard, però, il diserbante può permanere nel suolo anche fino a quasi un anno.
Questa notizia non è molto rassicurante, infatti il diserbante non solo elimina le erbe infestanti e inquina il terreno e l’acqua, ma distrugge anche i microrganismi essenziali per le successive colture e di conseguenza promuove la proliferazione di agenti patogeni che scatenano la la formazione di malattie nelle nuove piante.
Nel caso delle piantagioni di canapa, anche se si utilizzano i semi veloci o se si opta per i semi autofiorenti e femminizzati, è difficile ottenere dei risultati particolarmente appaganti come quelli che si otterrebbero con un terreno sano.
Certo, ci sono dei diserbanti che consentono di procedere alla semina anche dopo solo qualche giorno, ma se nel terreno c’è un accumulo di queste sostanze le conseguenze sono subito evidenti.
Alcune specie di canapa non riescono a nascere, oppure capita di avere a che fare con germogli deformati.
Se le piante riescono ad andare avanti, invece, le foglie potrebbero assumere una colorazione particolarmente scura, altre volte invece si formano delle venature gialle. In altri casi ancora i bordi delle foglie si bruciano oppure si arricciano.
Insomma, le piante di cannabis potrebbero risentire tantissimo dell’utilizzo del diserbante e, anche se la pianta dovesse riuscire a svilupparsi del tutto, è probabile che gli aromi non saranno assolutamente dei migliori.
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Per concludere.
Come vedi gli effetti del diserbante, anche se ancora oggetto di numerosi studi, sembrano non presagire niente di buono.
È per questo che i canapicoltori più esperti, oltre che scegliere i migliori semi di cannabis BSF, prediligono le colture biologiche o, in generale, limitano l’utilizzo di fitofarmaci chimici.
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